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Le zecche

Sono degli acari appartenenti alla Famiglia degli Arachnidia, come ragni e scorpioni. Presentano il corpo rotondeggiante con munito di quattro paia di zampe e di apparato buccale (rostro) di tipo pungente-succhiante.

Le dimensioni variano da pochi millimetri a circa un centimetro a seconda dello stadio di sviluppo e della specie. Le femmine a seguito del pasto di sangue aumentano grandemente le loro dimensioni anche di 3-4 volte.

Il ciclo biologico si completa nell'arco di uno o piu' anni e passa attraverso 4 stadi: uovo, larva, ninfa e soggetto adulto.

Le zecche sono ematofaghe, solo attraverso il pasto di sangue mutano da uno stadio all'altro e le femmine sono in grado di deporre le uova. Le uova deposte sono numerosissime e protette da una sostanza che le preserva dalla disidratazione. In tutti gli stadi le zecche per compiere il pasto si attaccano al primo “ospite utile” di passaggio.

Parassitano uccelli, uomo ed altri mammiferi fra cui cane, gatto, bovini, equini, suini, e mammiferi selvatici. La loro attivita' e' massima nel periodo da maggio ad ottobre. La pericolosità delle zecche e' dovuta all'azione traumatica del rostro, infisso nella cute per succhiare sangue, all'infezione della ferita, all'inoculazione dei fluidi salivari della zecca che possono provocare reazioni allergiche, disturbi sistemici, paralisi. Le zecche fungono da vettore di vari microrganismi patogeni piu' o meno gravi. Sono diffuse in tutto il mondo, ne esistono centinaia di specie di cui una ventina presenti anche in Italia, appartenenti sia alla famiglia delle zecche molli ( Argasidae) sia a quella delle zecche dure (Ixodidae).

La zecca bruna del cane (Rhipicephalus sanguineus), tipica del cane domestico, puo' trasmettere all'uomo la febbre bottonosa del mediterraneo, malattia presente nell'Italia centro meridionale, ed al cane la babesiosi. Quando non parassita l'ospite, vive nelle fessure dei muri, nel terreno, fra i sassi ed in tutti quei luoghi dove il cane vive. Altra malattia trasmessa dalle zecche e' la Malattia di Lyme dovuta ad un germe, la Borrelia burdgorferi. Si sviluppa in tre fasi cliniche: l'infezione precoce localizzata, l'infezione precoce disseminata e l'infezione tardiva o cronica.

Nella prima fase il sintomo più importante e' l'eritema migrante: una chiazza rossastra, a volte rilevata, che compare nel punto della puntura della zecca e si espande ad anello, spesso con risoluzione nella parte centrale. Si manifesta in circa il 90% dei casi a 30-40 giorni dal contagio. In presenza di eritema migrante e' opportuno recarsi dal proprio medico curante per impostare l'opportuna terapia antibiotica.

La foto del momento
Rudi impacchettato